Il pomeriggio del 9 luglio credo di aver sudato come se mi trovassi in un posto tropicale con una coperta di lana addosso. Alla fine dell’intervento di cui ora vi parlerò mi sono resa conto di essere felice e soddisfatta in modo direttamente proporzionale ai sali minerali che avevo perso.
Questa storia comincia all’inizio del mese di giugno del corrente anno, quando il prof. Saccu mi chiese di partecipare con lui all’evento di presentazione delle scuole di specializzazione in psicoterapia organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio. L’evento prevedeva che ogni scuola durante la propria presentazione, esponesse un caso clinico, ed è qui che il prof. mi ha chiesto di mettermi in gioco. Il primo pensiero che ho avuto è stato: “E adesso?! Cioè devo davvero partecipare con il prof. a questa cosa, parlare di psicoterapia ed essere video-registrata!?” Poco dopo quel “devo” è diventato un “voglio farlo”, poco dopo mi sono sentita lusingata dalla proposta del prof., poco dopo quando ho metabolizzato la richiesta ho sentito una gran voglia di fare ed organizzare l’intervento mio e del prof….. “Mio e del prof.” … altra riflessione riguardo questo evento è che l’intervento sarebbe stato MIO E DEL PROF., non del prof. a cui io avrei partecipato come spettatrice ma NOSTRO. Che meraviglia.