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“La coppia non piace a nessuno; nemmeno a Dio.” Carmine Saccu. La Contra de la Vanguardia.

La pareja no le gusta a nadie 54429782744 54026874601 600 226Intervista a Carmine Saccu pubblicata su La Contra de la Vanguardia il 10/04/2015

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Giocare a palla

Gode di un eccellente senso dell’umorismo ed uno sguardo compassionevole. Ha 40 anni di esperienza dedicati alla terapia familiare ed è riconosciuto come un grande esperto dei problemi adolescenziali.

Durante le sue terapie le famiglie giocano a palla, alla guerra, cantano… Mentre l’acuto sguardo di C. Saccu, tra una battuta e l’altra, va segnalando dove vi è dolore.

Ora, ormai ritirato dalla sua cattedra all’università degli studi La Sapienza di Roma, si dedica interamente a formare nuovi psicoterapeuti familiari nelle scuole che ha creato in diverse città italiane.

È venuto sotto invito del Centro Horta de Terapia Familiar di Barcellona per tenere un seminario sul maltrattamento infantile.

IL PASSATO ... E' ANCORA PRESENTE: PARLANDO CON IL BAMBINO

fotoIntervista a Carmine Saccu di Wilma Trasarti Sponti settembre 1986

D. Qualcuno dice che sei un “ipnotista naturale” perché usi un linguaggio suggestivo, che agisce a diversi livelli. La domanda allora è questa: quale controinduzione usi nel lavoro con i bambini psicotici e con la forza ipnotica delle loro famiglie?

R. Non so se lavoro, come qualcuno dice, in senso ipnotico; molto probabilmente ciò è implicito nella caratteristica della mia voce o nel fatto che utilizzo le pause. Le pause per me sono molto importanti per dare la possibilità, a chi mi sta difronte, di avere uno spazio, dei momenti associativi, che poi vengono utilizzati nel corso della seduta. Di certo so che le famiglie hanno una forza ipnotica che si traduce in me in un disagio, per cui, quando me ne accorgo, esco dalla stanza. Quando rientro devo trovare qualcosa che sia imprevedibile per me e per la famiglia. L’obiettivo è quello di distogliermi, se vuoi, dal “pendolino” ossia da quello su cui ho fissato prevalentemente l’attenzione e che mi dà un senso di impotenza. Cerco allora di creare una situazione che sia diversa, che abbia una logica diversa.

Mi sono più volte reso conto che modificando un assetto contestuale, la struttura rimane uguale. Questo mi conferma la posizione della famiglia in chiave ipnotica o, se vuoi, in chiave diagnostica mi dà conferma del livello di rigidità o flessibilità.

Anniversario

FB IMG 1454615941078Ecco il 2017. La Scuola Romana di Psicoterapia Familiare mi ha accolto come allievo tanti anni fa e mi accoglie ancora oggi da più di dieci anni come didatta. Questa Scuola domani entra nel suo 25ennale di esistenza e posso dire, con un certo brivido nell'anima, che ha accompagnato la mia vita di giovane adulto fino agli attuali miei 57 anni.

SESTO POTERE: il corvo e la volpe

IMG 4454Cera una volta, dice Esopo nelle sue favole, un corvo che aveva rubato un appetitoso pezzo di formaggio intravisto in una casa vicina. Contento della sua conquista si era adagiato sul ramo di un albero predisponendosi ad un lauto pasto. Una volpe affamata nelle vicinanze che aveva seguito la scena,si era portata sotto l albero cautamente per non spaventare il corvo e aveva cominciato a mettere in opera la sua astuzia millenaria centrata questa volta sul' adulazione. "Ciao corvo ma che bell'aspetto che hai e che portamento fiero e nobile il tuo, che nero lucido e splendente hanno le tue piume e che becco ardito che rende cosi fiero il tuo aspetto. Se la tua voce e degna del tuo portamento potresti col tuo canto ammaliare il mondo." Lusingato in tal modo in tutto il suo essere il corvo, compiaciuto, non tardò a emettere il suo "sublime" canto ma allo stesso tempo la volpe fu lesta a afferrare al volo il tocco di formaggio, che ormai senza presa, era caduto dalla bocca del corvo.

SESTO POTERE: questa pagina dedicata alla comunicazione

IMG 4068La pagina accoglie le riflessioni che permettono di cogliere ciò che nella comunicazione è “il non detto” e che possono produrre effetti desiderati da colui che a un meta livello predispone l’evento. La pagina nasce dal fastidio che si collega al senso di impotenza quando non ci si sente liberi nelle scelte. Questo è il sesto potere da molte parti evidenziato attraverso dibattiti, scritti, documentari, e film. L’attenzione è quindi rivolta alla natura della comunicazione e non al contenuto che viene espresso nell’atto del comunicare.

Il tempo è una dimensione dell’animo.

carmine saccuIl tempo è una dimensione dell’animo. Non so dire se i 25 anni sono passati troppo in fretta o troppo lenti ma certo ho la consapevolezza delle cose che abbiamo fatto e del livello di complessità raggiunto nella formazione e nella clinica seguendo il nostro modello sistemico relazionale simbolico esperenziale.
Era forse l’anno 1976 quando C. Whitaker ci parlò dell’emisfero sinistro e dell’emisfero destro. L’emisfero sinistro è depositario e artefice delle logiche disse, possiamo condividerlo attraverso epistemologie, modelli e modalità di intervento. L’emisfero destro è invece unico al mondo per ciascun individuo nella funzione di creare immagini, metafore, fantasie e storie.
L’integrazione dei due emisferi attraverso il corpo calloso in un gioco armonico con istinti affetti, con emozioni e sentimenti permette di definire il nostro stile di vita e di intervento. Anche questa appena accennata è tuttavia una metafora che ci permette di tracciare un percorso formativo centrato sul se dell’individuo e del terapista con una premessa di tipo metodologico che ci rinvia ancora ad un’altra metafora che informa tutta la didattica della Scuola.

Baghdad

USMarineTankinBaghdad“Lentamente, e a fatica, ho ricostruito a memoria e steso... il manoscritto... per un esule significa strappare il bavaglio dell'incomunicabilità, fonte di diffidenza, di isolamento o di avversione; per il poeta e per il narratore farsi mediatore della coscienza. È come far breccia in una parete, attraverso la quale filtri la luce che annuncia il cielo, io spero, della libertà”.

T. Laitef, Lontano da Baghdad, Sensibili alle foglie, Roma, 1984.

Baghdad è il luogo dove avrei voluto trovarmi il giorno in cui concludevo il primo livello del percorso di formazione che mi ha portato fino a questo post come didatta della Scuola Romana: a Baghdad, luogo dell'immaginario fantastico già dall'infanzia, piuttosto che seduta sulla "sedia calda" a sostenere il colloquio finale, parlando di Bowen e del processo di differenziazione.

Percorsi di Trasformazione. Da Le mille e una notte alla stanza di terapia

Sultan Pardons Scheherazade“Che il cielo ti ricompensi del servigio da te reso all'impero,
al pari che a me,
arrestando il corso delle mie crudeli risoluzioni...”
Le mille e una notte

Pensando alla psicoterapia come un processo che si sviluppa in un contesto in cui si incontrano terapeuti e pazienti come organismo, non si può non considerare come tale organismo sia dotato di una mente relazionale che, a partire dalle cristallizzazioni del pensiero che caratterizzano il dolore psichico, tende a esprimere la sua capacità di pensare.

Questo processo, che mette a confronto parti diverse e spesso contrastanti all’interno dello stesso organismo può essere descritto in forma metaforica con una favola.